Capitolo
3
Sono
al mio principe per il mio saluto quotidiano, per la mia dolce
supplica che lo pone su quel trono che affonda il suo significato nel
mio cervello e nei miei pensieri.
Rendo grazie al mio principe
bellissimo per avermi liberato da una schiavitù senza senso ed
avermi voluto suo.
Unicamente
suo schiavo.
Il
suo solo servo al quale ha affidato un compito importante.
So
di non essere ancora una vera “medusa”, come lei mi vorrebbe,
trasparente e priva di spina dorsale, ma mi impegno con tutte le mie
forze e con ogni mezzo per assecondare il suo disegno.
Ho
appena modificato l'immagine del mio profilo con quella di questo
celenterato e già sento dentro me una consapevolezza differente.
Sarò
dunque la sua “medusa”.
Inoltre
ora mi è molto più chiaro il compito che lei, mio padrone, ha
deciso di affidarmi
Un
incarico, questo, importante e che darà un senso al mio esistere.
Sarò
la cavia del mio principe, il servo che diventa lo strumento di
piacere per il suo signore.
Lo
schiavo che si prostra al suo desiderio.
Sarò la sua esca, mio
signore!
Il
mezzo e lo strumento per raggiungere quei maschi che vorrà attirare
al suo piacere.
Non
una medusa dunque, ma qualcosa di ben più utile.
Diventerò
il suo piccolo verme della terra da attaccare a quell'amo, ove i
pesci più grandi e voraci vorranno sbranarmi.
Ma
lei, mio signore, sarà più scaltro di loro e con le sue mani
bellissime mi userà legandomi saldamente a quell'esca a cui sarà
appesa la mia vita.
Un
amo di ferro tagliente che farà passare dalla mia bocca e,
squarciando le mie carni, attraverserà tutto il mio corpo.
Ma
sarò ancora vivo dopo questa tortura, per attrarre i pesci forti e
potenti che non potranno ignorare il mio dimenarmi.
Le
sue dita mi schiacceranno e mi getteranno al largo.
Io,
servo devoto, porterò frutto al mio padrone pescatore.
I
pesci mi inseguiranno, mi masticheranno, ma mi lasceranno vivo per
lei e per la prossima pesca.
Mentre
lei potrà godere di ciò che avrò catturato per il suo piacere.
Grazie
mio principe della fiducia che vorrà concedermi.
Sarò
all'altezza di questo suo comando.
Mi
inchino ai suoi piedi e li bacio con tutto me stesso.
Schiavo
Luca
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