sabato 29 ottobre 2016

L'ESCA DEL MIO SIGNORE

Capitolo 3


Sono al mio principe per il mio saluto quotidiano, per la mia dolce supplica che lo pone su quel trono che affonda il suo significato nel mio cervello e nei miei pensieri.
Rendo grazie al mio principe bellissimo per avermi liberato da una schiavitù senza senso ed avermi voluto suo.
Unicamente suo schiavo.
Il suo solo servo al quale ha affidato un compito importante.
So di non essere ancora una vera “medusa”, come lei mi vorrebbe, trasparente e priva di spina dorsale, ma mi impegno con tutte le mie forze e con ogni mezzo per assecondare il suo disegno.
Ho appena modificato l'immagine del mio profilo con quella di questo celenterato e già sento dentro me una consapevolezza differente.
Sarò dunque la sua “medusa”.
Inoltre ora mi è molto più chiaro il compito che lei, mio padrone, ha deciso di affidarmi
Un incarico, questo, importante e che darà un senso al mio esistere.
Sarò la cavia del mio principe, il servo che diventa lo strumento di piacere per il suo signore.
Lo schiavo che si prostra al suo desiderio.
Sarò la sua esca, mio signore!

Il mezzo e lo strumento per raggiungere quei maschi che vorrà attirare al suo piacere.
Non una medusa dunque, ma qualcosa di ben più utile.
Diventerò il suo piccolo verme della terra da attaccare a quell'amo, ove i pesci più grandi e voraci vorranno sbranarmi.
Ma lei, mio signore, sarà più scaltro di loro e con le sue mani bellissime mi userà legandomi saldamente a quell'esca a cui sarà appesa la mia vita.
Un amo di ferro tagliente che farà passare dalla mia bocca e, squarciando le mie carni, attraverserà tutto il mio corpo.
Ma sarò ancora vivo dopo questa tortura, per attrarre i pesci forti e potenti che non potranno ignorare il mio dimenarmi.
Le sue dita mi schiacceranno e mi getteranno al largo.
Io, servo devoto, porterò frutto al mio padrone pescatore.
I pesci mi inseguiranno, mi masticheranno, ma mi lasceranno vivo per lei e per la prossima pesca.
Mentre lei potrà godere di ciò che avrò catturato per il suo piacere.
Grazie mio principe della fiducia che vorrà concedermi.
Sarò all'altezza di questo suo comando.
Mi inchino ai suoi piedi e li bacio con tutto me stesso.


Schiavo Luca

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